Queste soluzioni tecnologiche, semplici da usare ma molto sofisticate, offrono ai viaggiatori un modo per viaggiare in sicurezza.
Quando si sceglie di andare in vacanza, sia che si scelga di alloggiare in hotel tradizionali o in soluzioni più moderne come Airbnb, la questione della sicurezza e della privacy assume un’importanza cruciale.
Proprietari e gestori di queste strutture hanno il diritto di installare telecamere di sorveglianza in determinate aree comuni per garantire la sicurezza degli ospiti e la protezione della proprietà. La presenza di questi dispositivi deve essere chiaramente indicata e limitata ad alcuni spazi, ma purtroppo non sempre queste disposizioni vengono rispettate. Per i viaggiatori diventa quindi fondamentale prendere delle precauzioni.
Le normative attuali, come quelle recentemente aggiornate da Airbnb, stabiliscono linee guida precise: le telecamere sono ammesse solo in specifiche zone esterne e mai in spazi privati come bagni o camere da letto. Nonostante queste regolamentazioni, la possibilità che telecamere nascoste vengano installate impropriamente rimane un rischio reale, sollevando preoccupazioni legittime tra i viaggiatori che cercano tranquillità durante i loro soggiorni.
Per contrastare il rischio di essere spiati senza consenso, sono state sviluppate numerose app che aiutano a individuare telecamere nascoste negli alloggi. Due delle più efficaci in questo ambito sono “Hidden Camera Detector” e “Fing”, ciascuna con caratteristiche distintive che ne fanno uno strumento prezioso per i viaggiatori.
Hidden Camera Detector utilizza il sensore magnetico dello smartphone per rilevare le anomalie magnetiche tipiche delle telecamere spia. Quando l’app è avvicinata a un oggetto sospetto, come un orologio da parete o un vaso, analizza l’ambiente circostante.
Se l’attività magnetica è simile a quella di una telecamera, l’app emetterà un segnale acustico e alzerà un allarme, consigliando agli utenti di indagare ulteriormente. Tuttavia, è importante notare che questa funzionalità richiede che il dispositivo sia dotato di un sensore magnetico.
Fing, d’altra parte, offre una soluzione più tecnologicamente avanzata. Questa app rileva i dispositivi connessi alla stessa rete Wi-Fi e fornisce anche dettagli approfonditi su ogni dispositivo. Questo permette di identificare dispositivi sospetti con maggior precisione, comprese telecamere nascoste che potrebbero non essere rilevate tramite metodi convenzionali.
L’utilizzo di queste app è in entrambi i casi estremamente intuitivo: una volta installate, basta avviarle e utilizzare il dispositivo in modo mirato esplorando gli angoli e gli oggetti dell’alloggio. La presenza di telecamere nascoste negli alloggi temporanei è quindi una problematica che non può essere ignorata, ma con l’ausilio di queste tecnologie i viaggiatori possono prendere misure preventive per proteggere la loro privacy.
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