Prevenire, se possibile, e curare, se purtroppo il danno è stato compiuto: ecco sei tecniche efficaci per proteggere il nostro smartphone da minacce informatiche.
È sempre più difficile immaginare la nostra vita senza smartphone. Lo usiamo sostanzialmente per qualsiasi cosa, l’abbiamo sostituito all’orologio, all’agenda, alla rubrica, alla calcolatrice, alla sveglia, alla mappa e, in certi casi, anche al nostro assistente personale. Quando Steve Jobs, a mo’ di slogan, affermò “No problem: there’s an app for that” (“Nessun problema: c’è un app per quella [necessità”), più che un motto forse non è esagerato dire che espresse una profezia.
Jobs aveva previsto cosa sarebbe diventato lo smartphone: un dispositivo tuttofare ultra-efficiente, in grado di darci l’impressione di poter soddisfare qualsiasi nostra necessità. E, rimanendo in casa Apple, tra le promesse preminenti una delle più ripetute riguardava – e riguarda ancora oggi – l’affidabilità.
Questo aspetto non è stato enfatizzato solo dalla mela morsicata, ma anche da tutti gli altri produttori di telefoni. Questo per rafforzare la fiducia nelle capacità nella serietà della compagnia di turno e rassicurare i clienti contro le sempre crescenti minacce informatiche. Le quali, proprio attraverso i telefoni intelligenti, possono trasformare i dispositivi da dispensatori “magici” di soluzioni a dispensatori di enormi guai.
Cosa fare dunque per difendersi dalle minacce informatiche? Basta affidarsi ad una compagnia che promette “inespugnabilità” pressoché assoluta? Ebbene, secondo gli esperti, pur essendo essenziale “premiare” i produttori che hanno dimostrato concretamente nel tempo di aver investito con priorità ed efficacemente in ambito di cybersicurezza, adottare buone pratiche extra di manutenzione per proteggere ulteriormente il proprio smartphone non guasta.
Sono 6 i consigli per tenersi alla larga dai pericoli, a partire dalla costanza nel mantenere aggiornato tanto il sistema operativo quanto le applicazioni utilizzate:. L’obsolescenza di queste parti potrebbe, infatti, venire sfruttata dai cybercriminali per sferrare hackeraggi di ogni genere. Oltre a rendere il dispositivo meno performante e stabile. Inoltre, nonostante l’affidabilità di alcuni store online, è essenziale verificare sempre l’identità delle compagnie produttrici di app prima di scaricarne una sul nostro telefono. Accertandosi in particolare delle politiche applicate in termini di privacy e di sicurezza.
Altra protezione aggiuntiva è l’antivirus: ma, anche in questo caso, attenzione massima alla compagnia dalla quale lo si acquista, consultando anche le recensioni dei clienti. Un ulteriore “corridoio” privilegiato dagli hacker sono le connessioni pubbliche, soprattutto quelle “aperte” (ovvero che non necessitano di password di accesso). Meglio evitarle, anche – se necessario – disabilitando temporaneamente le funzioni di Wi-Fi e Bluetooth di sistema. Infine, non va sottovalutata la complessità del PIN (più alta è, meglio è) e pratiche attente di apertura di messaggi e di email, veri e propri “crogioli” di tecniche di intrusione come il phishing.
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